Fagiolone è un basso fretless con manico in acero liscio e tastiera in cocobolo.

Corpo

Il corpo è un sandwich di tre legni diversi, per un equilibrio timbrico unico: acero marezzato, wengè e black limba. Il black limba dà una base neutrale garantendo un buon volume su tutte le frequenze accentuando la morbidezza sulle basse, il wengè smorza la prepotenza dell’acero che spinge sulle alte e dona attacco e nitidezza sonora.

Manico

Il manico, avvitato, è in acero liscio superduro la cui brillantezza viene bilanciata dalla tastiera in cocobolo, un legno molto oleoso e quindi molto presente su medie e basse frequenze. Ha un profilo a C di media misura abbinato ad un radius da 12 pollici, che garantiscono comodità e grande sustain. Sotto alla tastiera sono inserite due barre di rinforzo in grafite che aumentano la rigidità e la stabilità del manico, e un truss rod a doppia azione che permette di regolare la curvatura del manico a piacimento. Il capotasto in ebano è pensato per abbracciare le corde così come nei contrabbassi classici.

Pickup ed elettronica

Posizionato al centro del corpo c’è il singolo pickup artigianale Ross avvolto a mano e la sua particolarità (oltre alla cover mimetica di acero fatta a mano) sono tre bobine avvolte una sopra all’altra, ognuna fatta di un filo di rame di diverso diametro; grazie allo switch si possono selezionare le diverse combinazioni delle bobine ottenendo un ampio spettro timbrico.
Il resto dell’elettronica, tutta passiva, è costituita dai classici potenziometri di volume e tono, le cui manopole sono anch’esse fatte a mano, con gli stessi legni del corpo.

Hardware

Meccaniche e ponte Gotoh, potenziometri cts, attacchi della tracolla strap locks, corde flatwound Ernie Ball, sportellino e placchetta copritrussrod fatti a mano in wengè.

Finitura

La finitura dell’intero basso è la più naturale possibile: qualche mano di olio siccativo apposito per liuteria, e una mano di cera d’api protettiva lucidante.

In dettaglio